mercoledì 22 febbraio 2012

Fugace pensiero

Inciampata in un piccolo sasso trovato per la strada.

Ma la vita continua.
Scuola-casa-palestra-biblioteca. Non uno spazio per la politica della vita: vivere, esistendo davvero.
Un dizionario di greco sulla scrivania, una verifica di latino segnata nell'agenda, un bacio sfiorato per chissà quale motivo, un profumo rubato al vento ad un uomo di passaggio e colui che vorresti amare che non c'è.
E mentre tutto scorre, lo stereo trasmette la solita canzone.
E mentre tutto scorre, svanisce nell'aria l'equilibrio di parole progettate per una finzione.
E mentre tutto scorre, tutto si dimentica, ma non le vere emozioni.
Perché quelle vivono davvero, tra le pieghe dei cuori e i desideri degli amanti proibiti.
Perché le vere emozioni, di notte, si insinuano nei sogni delle donne alle prese con la vita e non le abbandonano, le proteggono da lacrime pericolose.

domenica 12 febbraio 2012

Flashback.

E quando è l'amore, quello vero, che ti circonda, allora tutto il resto non conta.
Non conta fare tardi la sera, darsi qualche abbraccio in più, guardarsi negli occhi anche se non ci si appartiene più. Non contano le sgrida dei genitori, le lacrime passate, il volersi trattenere da forti emozioni.
Non conta. Conta l'amore, la tua serenità.

Come se il tempo non si fosse mai fermato. Come se si fosse solo interrotto per qualche mese, e avesse ripreso da ieri sera a scorrere come se tutto fosse perfetto e al posto giusto. Ed era così davvero. Lo stare insieme come una volta, il sentirmi 'a casa', protetta, rispettata ma soprattutto amata da amici e dall'unico uomo che ha saputo davvero amarmi nella mia vita.
E allora non servono le parole, ma forti abbracci per consolarci, per chiedersi scusa e per perdonare, per continuare a volersi bene come un tempo, non servono parole, perché qualsiasi parola non andrebbe bene, servono piccoli baci, sorrisi, sguardi interrotti nel vuoto e tenersi le mani strette forte forte per dirsi: "siamo ancora qui e andiamo avanti". Grazie perché, in questo tempo, tu hai cullato la mia anima come fosse neonata di oggi e mi hai accarezzato come solo chi ti ama sa fare.
Perché siamo ancora cuccioli, piccoli ed io...ti voglio bene.

lunedì 6 febbraio 2012

Siamo solo dolce poesia.

Solito posto a teatro, sola, sul palco un ottimo pianista che suona Debussy e Liszt.
Ed io, dentro a quel maglione grigio o a quell'abito comprato per chissà quale occasione.
Il mio animo vola, scivolo tra quelle dita da pianista, mi sento in una culla di poesia, mi addormento dolcemente in attesa di chissà cosa, un amore, una parola.
E' la poesia, somma e irraggiungibile che lambisce i miei piccoli sogni di donna.
E' un miraggio della vita di noi comuni mortali, la divinità eccellente per natura, l'elevazione dello spirito umano inteso come quercia che cresce, uccello che spicca il volo, marinaio che scruta l'orizzonte, tanti e ancora tanti scrittori intenti ad acchiappare l'ispirazione più preziosa.
Siamo sempre scintille d'arte, deboli fuochi del passato, stelle del futuro...intrecci di presente.
Giochiamo ad incastrare versi di poesia, parole tra il vento e la brezza della vita, e intanto scorre veloce questo fiume di noi...e della nostra sostanza. 


Siamo solo dolce poesia.