lunedì 6 febbraio 2012

Siamo solo dolce poesia.

Solito posto a teatro, sola, sul palco un ottimo pianista che suona Debussy e Liszt.
Ed io, dentro a quel maglione grigio o a quell'abito comprato per chissà quale occasione.
Il mio animo vola, scivolo tra quelle dita da pianista, mi sento in una culla di poesia, mi addormento dolcemente in attesa di chissà cosa, un amore, una parola.
E' la poesia, somma e irraggiungibile che lambisce i miei piccoli sogni di donna.
E' un miraggio della vita di noi comuni mortali, la divinità eccellente per natura, l'elevazione dello spirito umano inteso come quercia che cresce, uccello che spicca il volo, marinaio che scruta l'orizzonte, tanti e ancora tanti scrittori intenti ad acchiappare l'ispirazione più preziosa.
Siamo sempre scintille d'arte, deboli fuochi del passato, stelle del futuro...intrecci di presente.
Giochiamo ad incastrare versi di poesia, parole tra il vento e la brezza della vita, e intanto scorre veloce questo fiume di noi...e della nostra sostanza. 


Siamo solo dolce poesia. 

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