martedì 10 gennaio 2012

Prendila così

Immaginatevi la classica ragazza né troppo brutta né troppo bella, stesa sul divano in pelle bianco a sorseggiare una dolce tisana ai frutti di bosco, mentre ascolta "Besame Mucho" cantata da Diana Krall. Ora immaginatevi che quella ragazza abbia voglia di ballare un po', in silenzio, al buio, senza troppi giudizi.
Eccomi qui, come sempre. Il mio 2012 è iniziato sulle note di Lucio Battisti, con la sua "Prendila così". Esatto, prendiamola così, "non possiamo farne un dramma"...

"E siccome è facile incontrarsi anche in una grande città  e tu sai che io potrei purtroppo non esser più solo, cerca di evitare tutti i posti che frequento e che conosci anche tu, nasce l'esigenza di sfuggirsi per non ferirsi di più".
Mille flashback percorrono la mia mente: in campagna a vedere le stelle, baci rubati nel parco ducale, e poi tante promesse, mai mantenute, poesie strappate, bocche assetate d'amore, cuori dispersi e vagabondi, sogni infranti tra scaffali della biblioteca. 
Ma come dice Battisti non possiamo farne un dramma, prendiamola così, si va avanti, ci si nasconde o meglio ci si evita, per non farci male, per non illuderci che ci sia futuro, perchè tra le persone sbagliate non esiste destino.
E facciamo finta di niente, non è successo nulla, ricominciamo esattamente da dove avevamo interrotto tutto. Ah già, ora mi ricordo. Era un caldo pomeriggio d'estate e io uscivo felice consapevole che niente era al posto giusto ed era perfetto così. Riprendiamo da lì, da quei momenti di serenità, di tranquillità, di pace, riprendiamo da quel giro in macchina in montagna, mentre osservavo l'orizzonte presa da chissà quale ispirazione.
Riprendiamo da quei sorrisi rimandati, da quei libri letti a metà. 
Meritano un finale, come la nostra vita. 

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